Tango sistemico

Tango Sistemico ®

Come la relazione d’amore, il tango accade ed è imprevedibile.
Questa danza, però, come la relazione di coppia, può scorrere soltanto nel rispetto di un ordine ben preciso.
E ciò non è in contraddizione.
Avvicinandomi al tango argentino, ho fatto un percorso incredibilmente profondo e sorprendente, trovando tante analogie con le costellazioni familiari.
Il tango è esattamente in sintonia con gli ordini dell’amore che Hellinger ha osservato, ed è anche l’espressione essenziale dell’incontro d’amore tra uomo e donna.
Per danzarlo ognuno ha bisogno di incontrare sè stesso prima di incontrare l’altro.
Questo viaggio nella propria essenza e nella accettazione del proprio ruolo porta ad avere bisogno dell’incontro con l’altro come completamento,.
L’uomo accetta il ruolo maschile e conduce, e la donna, accettando la sua femminilità può sentire e creare, lasciandosi guidare dall’uomo.
Lui conduce ed è al servizio di lei, che così può esprimersi.
L’uomo dà alla donna qualcosa che lei non possiede e che può ricevere da lui.
La donna dà all’uomo qualcosa che lui non possiede e può ricevere da lei.
Questo rende entrambi più forti, perchè più vicini alla loro femminilità e mascolinità.
Il tango è l’essenza di una relazione paritaria, tra un uomo ed una donna.
Ho visto come l’osservazione della postura di una coppia che balla il tango, è una fotografia precisissima della loro relazione: ne emerge la dinamica profonda, spesso nascosta.
Tango è camminare insieme, e per camminare insieme è necessario stare in piedi per conto proprio, essere autonomi, ed avere il desiderio di trovare l’altro per procedere insieme , senza appoggiarsi, senza usare la forza, senza sostenere, senza curare.
La relazione d’amore tra uomo e donna funziona se è paritaria, se c’è equilibrio e armonia tra dare e ricevere, e continuo bilanciamento e adattamento a sè e all’altro.
L’altro allora è l’occasione straordinaria di sentire la completezza mantenendo la propria diversità.
L’altro, o l’altra, diventano allora necessari per sentire questa completezza e non per riempire un vuoto.
Spesso nell’avvicinarsi all’altro sono presenti infatti dei bisogni, delle memorie passate che fanno andare incontro al partner con una necessità inconscia di risarcimento affettivo.
La relazione è spesso inquinata da aspettative, richieste o addirittura pretese.
Questo impedisce di vedere veramente l’altro, e rende la relazione difficile: chiediamo a lui o a lei di darci quello che ci è mancato, e facendo questo non siamo veramente in relazione nè con il presente nè con il partner.
Un tango dura tre minuti, ed in questo tempo brevissimo, può esserci lo spazio per riconoscere tutto del modo che ognuno ha di entrare in relazione.
Per questo ho iniziato a ballare il tango, per questo abbiamo dato vita, assieme ad alcuni colleghi, un percorso che aiuti l’uomo e la donna a trovarsi , a prendere consapevolezza della propria forza maschile e femminile, per incontrarsi e danzare insieme in armonia, liberi dalle necessità e dalle pretese.

Come?
Frequentando seminari di uno o due giorni o sessioni individuali.