Meditazione

Meditazione e allineamento

Questa meditazione si concentra in modo particolare sulla nostra postura e sulla colonna vertebrale.
Il mio augurio è che, in questa stagione luminosa ed espansiva, dove ogni cosa arriva a maturazione, possiate lasciarvi liberi e mantenere contemporaneamente un buon allineamento.
L’estate è il momento in cui “vagare senza meta” e lasciarsi andare con fiducia poiché siamo giunti in dirittura di arrivo e i nostri obiettivi sono vicini.

Meditazione e Presenza

Amo moltissimo questo luogo, immerso nella bellezza del parco naturale del Monte di Portofino.
E’ San Fruttuoso, un’antica Abbazia costruita in riva al mare.
Ci venivo da bambina e appena posso ci torno, vi si arriva soltanto a piedi o in barca.
Qui trovo tutto: la luce blù del mare e del cielo, il silenzio, il verde della vegetazione lussureggiante, le pietre antiche, cariche di vibrazioni, il mutevole ed imprevedibile movimento incessante del mare, i suoni armonici della natura.
Trovo un contatto ed una connessione con quella parte infinita di me, che va oltre lo spazio ed il tempo.
Qui trovo pace, armonia, bellezza, energia vitale, pienezza , calma e vitalità.
Ma …non è necessario andare fisicamente a San Fruttuoso ogni volta che voglio contattare quella pace: essa è già dentro di me e posso trovarla ovunque io mi trovi, in qualsiasi momento.
Quello spazio particolare dove siamo semplicemente a contatto con la nostra essenza è sempre presente e raggiungibile, talvolta è solo poco frequentato.
Spesso siamo identificati con la nostra mente molto impegnata ad esercitare la sua funzione pensante/razionale/giudicante. La maggior parte di noi non sa dell’esistenza di un’altra dimensione in cui semplicemente siamo presenti al di là di quello che pensiamo. Quando succede di imbatterci in questa dimensione ecco che ci accorgiamo che in noi esiste una forza vitale potente: la presenza.
Alcuni per fortuna raggiungono questa dimensione inconsapevolmente, altri facendo certi sport come roccia, barca a vela, equitazione. Altri ancora svolgendo attività semplici come portare a passeggio il proprio cane, cantare, fare l’amore, cucinare, curare il giardino, pregare.
Ecco che allora credono che il benessere sia causato dall’attività in sé.
In realtà quella determinata attività è un collegamento verso la dimensione di spazio, di presenza e di essenza che sono sempre accessibili : basta semplicemente dirigerci verso il nostro centro.
In quella presenza ci accorgiamo di NON essere i nostri pensieri, né le nostre azioni, il nostro aspetto fisico, le nostre emozioni, il nostro status sociale, il nostro lavoro, la nostra famiglia, le nostre relazioni, il nostro modo di vestire, la nostra automobile….
Tutto questo esiste ma è più in superficie , più all’esterno e può essere osservato dalla profondità di quello spazio infinito.
In questa dimensione di silenzio , di vuoto e di distanza troviamo il benessere e la forza che erroneamente credevamo di poter raggiungere attraverso le azioni o il possesso. Nell’essere presenti, connessi con il nostro centro, c’è infatti una sensazione di pienezza e di forza. Possiamo sentire allo stesso tempo la pace, il silenzio e la magia della nostra energia vitale, che nella sua essenza è connessione con il tutto e amore.

Come?
Partecipando a cicli di incontri in cui insegno la pratica della Presenza e sperimentiamo di volta in volta varie meditazioni

Meditazione del solstizio d’inverno – 21 dicembre 2020
Qualche giorno fa mi stavo chiedendo se, potendo tornare indietro nel tempo, avrei voluto un anno diverso da questo.
La risposta che è emersa mi ha molto stupito, ed è stata: No!
Mi sono infatti apparsi i volti e le voci delle persone che in questi mesi mi hanno accompagnata, e mi sono resa conto che non li avrei mai conosciuti se non ci fosse stata questa situazione.
Medici, avvocati, giornalisti, insegnanti, colleghi che si sono messi a disposizione e hanno donato i loro talenti per il bene di tutti. Per aiutarci in questo periodo difficile.
Ho sentito in me una profonda gratitudine e allora ho incominciato a ricordare tutte le esperienze positive di questo anno: la gioia di ritrovare connessione e sintonia con  persone che non vedevo da tanto tempo, la commozione di sentire che certe amicizie si approfondivano, la gioia di vivere dei bambini che non fanno caso ai cambiamenti di abitudini e sono colmi di  fiducia, la bellezza della primavera, e poi dell’estate, dell’autunno e ora dell’inverno.
La terra ci ha proprio dato il meglio e le stagioni quest’anno sono state incantevoli.
Una coppia di scoiattoli si è insediata nel giardino davanti a casa, e una di germani reali viene spesso tranquillamente a passeggiare. Quando è scesa la prima neve sembravano batuffoli di cotone.
Ma non ti sto dicendo che è stato tutto bello, o che tutto andrà bene: in questi mesi, la paura, la rabbia l’incertezza, la menzogna, l’ignoranza la mancanza di libertà o di mezzi di sussistenza, ci hanno messi alla prova duramente.
L’anno sta terminando e arriva il Natale, o meglio arriva il solstizio d’inverno. Il momento più buio dell’anno, il giorno più corto.
Ma è anche il momento in cui la luce torna a crescere: questo è il motivo antico del festeggiamento.
Il buio fuori ci invita ad accendere la luce dentro.
La luce in noi, il nostro spirito, quella dimensione infinita di amore e gioia  che è sempre inattaccabile e integra
È solo necessario rimettersi in collegamento con la luce interna quando ci rendiamo conto di esserci allontanati, contattando e rinsaldando la connessione con il nostro cuore, dove c’è amore e fiducia.
Desidero, in occasione di questo solstizio, regalarti una meditazione che potrai ascoltare quando vorrai, qui.
Ti consiglio di farlo verso sera, quando già è buio, a partire da questa sera.
Hai bisogno di un luogo tranquillo e intimo, di un posto dove sederti, su una sedia o a terra, di una candela e un accendino.
Meditazione dell’attesa – 18 febbraio 2021

Come spesso accade in questo periodo dell’anno, ho apprezzato l’ondata di freddo che è arrivata.
Pur essendoci dei segnali di primavera è come se fossimo invitati a tornarcene nella tana e ritirarci ancora un pò.
Molto presto questo tempo di rigenerazione e riposo lascerà il posto ad un’ energia più attiva.
Coglieremo qua e là i segnali di risveglio e ci accorgeremo che i nostri desideri e i nostri progetti stanno iniziando a manifestarsi. Sarà irresistibile passare all’azione.
Ma proprio perchè avremo bisogno di avere disponibili tutte le energie necessarie, è fondamentale
recuperare e compiere il ciclo dell’inverno con la sua preziosa qualità di ricarica.
In questo momento è forte l’aspetto dell’ATTESA.
Spesso nella nostra cultura “attendere” viene considerato stare fermi e passivi.
Al contrario, se ci facciamo caso, possiamo scoprire che nell’attesa c’è molta vitalità e molta fiducia.
Sappiamo che quello che attendiamo arriverà: la nascita, la fioritura, il segnale del risveglio…
Ma non possiamo prevedere esattamente QUANDO. Dobbiamo arrenderci a constatarlo e nel frattempo restare solidi, radicati e in FIDUCIA.
Ho registrato questa meditazione che riflette questa particolare qualità del momento attuale.
La puoi ascoltare da seduto/a o sdraiato/a.

Meditazione del risveglio – equinozio di primavera – 21 marzo 2021

Ecco una meditazione che ha l’intento di accompagnarti in questo momento di passaggio nella primavera.
C’è tanto fermento e tanto colore, c’è spesso il vento, il cielo è cosi mutevole, fa caldo, e fa freddo…
Nessuna gradualità, ma un movimento inarrestabile verso l’apertura, il risveglio, la vita.
Le nostre energie hanno la stessa qualità intermittente.
È proprio importante accompagnare il corpo al risveglio stando al suo passo e arrendendoci a ciò che ci invita a fare o non fare.
Per questa meditazione ti consiglio di stare all’aperto. In un prato o in un terrazzo.
Se non puoi, resta in una stanza luminosa e fai la meditazione comunque durante il giorno.
Prendi un materassino o un telo perché inizialmente ti sdraierai.
Se sei all’aperto prendi gli auricolari.
Alla fine, dopo il suono della campana tibetana, la meditazione può continuare nel movimento che ti verrà naturale.
Ti servono in tutto 30/40 minuti.

Meditazione all’aperto – solstizio d’estate 2021

Nella natura questo è il momento di massima espansione.
Il nostro compito è quello di lasciare che tutto ciò che abbiamo seminato arrivi a completa maturazione.
Non è tempo di progetti, di bilanci e di programmi, ma è tempo di permettere che ogni cosa faccia il suo corso e giunga a completa maturazione.
La chiave per il benessere è mettersi in sintonia con la qualità della stagione, quindi ora si tratta di lasciar fare, lasciare andare.
Anche qui, come d’inverno, c’è talvolta da attraversare la paura dell’incognito.
Possiamo sentire di non poter tollerare di lasciare andare le cose per il proprio verso, senza controllare, programmare e dirigere.
Ma se ci accorgiamo che la nostra direzione è ormai presa, possiamo sentire fiducia e semplicemente arrenderci a lasciare il controllo.
Come dicono gli orientali: “l’estate è la stagione in cui vagare senza meta”.

Ho registrato per te una meditazione da fare all’aperto, tra gli alberi. Quindi in un bosco, in un parco o in un giardino. Avrai bisogno di un paio di auricolari e di un modo per portare con te il telefono senza doverlo tenere in mano.

Meditazione per fare pace

Non potendo agire direttamente sui conflitti in corso, dato che sono decisamente più grandi di noi, possiamo però mettere pace al nostro interno.
Ognuno di noi ha spesso pensieri, giudizi  ed emozioni che lottano in  modo incessante.
Possiamo da subito agire per cambiare questo stato d’animo di sofferenza, e superare questi conflitti inutili e dannosi: è totalmente in nostro potere e sarà virale!

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Meditazione dell’estate

In questa stagione tutto si espande e quello che abbiamo seminato arriva a maturazione. Dobbiamo semplicemente lasciare che la crescita arrivi a compimento. L’ideale è permetterci di “vagare senza meta” e lasciarci vivere le esperienze fino in fondo, senza programmarle ma facendo l’esperienza di espanderci in qualsiasi sensazione  o azione stiamo vivendo. Arrivare a fine corsa, senza spingerci, senza fermarci con la mente, ma lasciandoci liberi di assistere il compimento di ogni cosa.

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